La Legge n. 179/2017: Protezione dei Whistleblower nel Settore Pubblico e Privato

By Giovanni Panasiti on August 16, 2024

Introduzione

La Legge n. 179 del 2017 rappresenta un punto di svolta nella normativa italiana, introducendo specifiche misure di protezione per i whistleblower, ovvero quei soggetti che segnalano illeciti all'interno di organizzazioni pubbliche o private. Prima dell'entrata in vigore di questa legge, la protezione dei whistleblower in Italia era frammentaria e insufficiente, esponendo i segnalatori a potenziali ritorsioni senza adeguati strumenti di tutela. La Legge n. 179/2017 ha quindi colmato un vuoto normativo importante, stabilendo regole chiare e precise per la gestione delle segnalazioni e la protezione dei segnalatori.

Obiettivi della Legge

L'obiettivo principale della Legge n. 179/2017 è quello di promuovere la trasparenza e l'integrità nelle organizzazioni, garantendo al contempo che chi denuncia illeciti non subisca ritorsioni. La legge mira a creare un ambiente in cui i dipendenti e altre figure all'interno delle organizzazioni possano segnalare comportamenti scorretti o illegali senza il timore di essere licenziati, demansionati o discriminati.

Ambito di Applicazione

La legge si applica a entrambe le sfere, pubblica e privata, introducendo una serie di obblighi per le organizzazioni e tutele per i whistleblower. L'articolazione della normativa è stata studiata per coprire un'ampia gamma di situazioni e settori, rendendo obbligatoria l'adozione di procedure di segnalazione interne per tutte le entità interessate.

Settore Pubblico

Nel settore pubblico, la legge si applica a tutte le amministrazioni pubbliche, enti pubblici economici e non economici, aziende speciali e società a partecipazione pubblica. Il testo di legge stabilisce che i dipendenti pubblici che segnalano condotte illecite, di cui sono venuti a conoscenza in ragione del rapporto di lavoro, non possono essere sanzionati, demansionati, licenziati, trasferiti o sottoposti ad altre misure discriminatorie.

Una delle principali novità introdotte dalla legge è la creazione di canali di segnalazione interni che garantiscono la riservatezza dell'identità del segnalante. Le segnalazioni possono essere fatte all'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), all'autorità giudiziaria o alla Corte dei conti, qualora il dipendente ritenga che la segnalazione interna non sia stata adeguatamente considerata o sia stata causa di ritorsione.

Settore Privato

Per il settore privato, la Legge n. 179/2017 si applica principalmente alle aziende che hanno adottato modelli di organizzazione e gestione ai sensi del Decreto Legislativo n. 231/2001, riguardante la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche. Le aziende sono tenute a introdurre sistemi di segnalazione interna che garantiscano la riservatezza dell'identità del segnalante e la protezione contro le ritorsioni.

In questo contesto, la legge ha posto l'accento sulla necessità di integrare le politiche aziendali con procedure di segnalazione chiare e accessibili, incoraggiando un ambiente di lavoro trasparente. Le aziende che non rispettano questi obblighi possono affrontare sanzioni significative e rischiare danni alla loro reputazione.

Diritti e Tutele per i Whistleblower

Uno degli aspetti centrali della Legge n. 179/2017 è l'insieme di diritti e tutele riconosciuti ai whistleblower. La legge stabilisce che chi segnala illeciti non deve subire alcuna forma di ritorsione, diretta o indiretta, da parte del datore di lavoro o dei superiori gerarchici. Questo include misure come il licenziamento, la sospensione, il demansionamento, il trasferimento, e qualsiasi altra forma di discriminazione.

In caso di controversia, spetta al datore di lavoro l'onere di provare che le misure adottate nei confronti del whistleblower non siano collegate alla segnalazione effettuata. Questa inversione dell'onere della prova è una misura importante per proteggere i segnalatori e scoraggiare le ritorsioni.

Inoltre, la legge prevede che le segnalazioni possano essere fatte in forma anonima o riservata, e che i dati personali del segnalante siano protetti, garantendo la riservatezza durante tutto il processo di gestione della segnalazione. Le organizzazioni sono obbligate a dotarsi di sistemi che assicurino la protezione dei dati e la segretezza delle informazioni relative al segnalante.

La Gestione delle Segnalazioni

La legge impone alle organizzazioni l'obbligo di dotarsi di procedure interne per la gestione delle segnalazioni. Queste procedure devono essere chiare, trasparenti e accessibili a tutti i dipendenti. È necessario che le segnalazioni siano trattate con serietà e tempestività, e che il segnalante sia informato sugli esiti della segnalazione.

Per quanto riguarda il settore pubblico, l'ANAC svolge un ruolo cruciale nella gestione delle segnalazioni. L'Autorità ha il compito di ricevere, analizzare e, se necessario, trasmettere le segnalazioni alle autorità competenti. Inoltre, l'ANAC monitora l'adozione e l'implementazione delle procedure di segnalazione da parte delle amministrazioni pubbliche.

Nel settore privato, le aziende devono istituire canali di segnalazione che garantiscano la riservatezza e la protezione del segnalante. Questi canali possono includere linee telefoniche dedicate, sistemi informatici sicuri, o la possibilità di effettuare segnalazioni scritte direttamente al responsabile della conformità aziendale.

Sanzioni per le Violazioni

La Legge n. 179/2017 prevede sanzioni per le organizzazioni che non rispettano gli obblighi previsti. Le amministrazioni pubbliche che non adottano procedure interne per la gestione delle segnalazioni possono essere soggette a sanzioni amministrative da parte dell'ANAC. Analogamente, le aziende private che non rispettano le disposizioni della legge rischiano di incorrere in sanzioni amministrative e penali, oltre che in danni reputazionali.

Conclusioni

La Legge n. 179/2017 ha introdotto una serie di tutele fondamentali per i whistleblower, cercando di bilanciare il bisogno di trasparenza e integrità con la protezione dei diritti dei segnalatori. Questo intervento normativo rappresenta un importante passo avanti per la lotta contro la corruzione e gli illeciti in Italia, ma il suo successo dipenderà in larga misura dall'effettiva implementazione delle procedure previste e dalla diffusione di una cultura aziendale che valorizzi la trasparenza e la responsabilità.

Le organizzazioni, pubbliche e private, devono ora impegnarsi a creare un ambiente che incoraggi i dipendenti a segnalare comportamenti scorretti, sapendo che saranno protetti dalla legge. Solo in questo modo il whistleblowing potrà diventare uno strumento efficace per promuovere l'integrità e la legalità in tutti i settori della società.